Partiamo col precisare che questa è una bio che mi hanno costretto a scrivere e, per dispetto, dirò la verità.
Come tutti, faccio questo lavoro un po’ per sbaglio e un po’ per gioco.
Se da piccolo ero il bambino che smontava i giocattoli, ora rompo l’anima a clienti e colleghi, perché il lavoro per me è sì gioco, ma anche competizione. E non avrei altra maniera di intenderlo.
Abruzzese d’origine, durante l’università – col mio blog sul vino – vendevo calici in affiliazione per comprarmi un Barolo. Mi sono ritrovato così, senza neanche accorgermene, prima romano e poi bolognese d’adozione. Di fatto, apolide.
Stabilisco connessioni tra SEO, Advertising e Content Strategy; perché nel lavoro, come nella vita, son convinto dell’impatto delle relazioni.
Intercetto gli utenti mentre formulano interrogazioni esplicite ai motori di ricerca o quando fruiscono dei contenuti sui social media. Mi piace approcciare ai progetti dei clienti come fossero i miei progetti, le mie aziende; perché mi è impossibile scindere quello che faccio da quello che sono.